RIFIUTI ED ECONOMIA DEL RICICLO - PERUGIA SMART CITY

I cambiamenti climatici, le crisi relative a biodiversità, energia, acqua, derrate alimentari e la recente crisi del sistema finanziario e dell’intera economia mondiale hanno fornito, in questi ultimi anni, l’occasione per una profonda riflessione sugli attuali modelli di sviluppo che ha indotto gli Stati nazionali a commissionare specifici studi dai quali è emerso che, per superare la recessione, è necessario abbandonare i tradizionali modelli economici basati sul paradigma produrre-consumare- buttare. In tale scenario, l’economia circolare rappresenta l’unica alternativa possibile in quanto capace di coniugare sviluppo economico, livelli occupazionali e tutela dell’ambiente verso la realizzazione di un modello di società sostenibile ed inclusiva. Questo nuovo sistema economico è stato definito dal rapporto UNEP sull’Economia Verde, del febbraio 2011, come «un’economia che comporta un miglioramento del benessere umano e dell’eguaglianza sociale, riducendo in maniera significativa i rischi per l’ambiente e la scarsità delle risorse. Nella sua forma più semplice, si caratterizza per un debole tasso di emissione del carbone, l’utilizzazione razionale delle risorse e l’inclusione sociale.». Lo stesso rapporto individua 11 settori chiave - agricoltura, pesca, acqua, foreste, energie rinnovabili, industria, rifiuti, edilizia, trasporti, turismo e città - per superare l’attuale modello economico basato su sprechi e risorse poco sostenibili. Importante, a questo riguardo, anche la Comunicazione della Commissione Europea del 2 luglio 2014 intitolata “Verso un’economia circolare: programma per un Europa a zero rifiuti.” che si prefigge di aiutare la società europea a diventare una società del riciclaggio. Punto di partenza di questo cambiamento è la progettazione dei processi di produzione dei prodotti che devono “essere ripensati per essere utilizzati più a lungo riparati, ammodernati, rifabbricati o, alla fine riciclati, invece di essere gettati via” introducendo “ modelli aziendali innovativi che instaurino un nuovo tipo di relazione tra le imprese ed i consumatori”. Per raggiungere questo obiettivo, la Commissione traccia un programma basato sulla riduzione dei rifiuti e sull’incremento del recupero e del riciclo degli stessi nella prospettiva di abolire il ricorso alle discariche. Accogliendo tali indicazioni, l’Amministrazione Comunale oltre ad impegnarsi nell’adottare migliori politiche di gestione dei rifiuti, vuole farsi promotrice verso il mondo imprenditoriale di un nuovo modello di sviluppo basato sulla “ecocreatività” e capace di mettere in campo conoscenze, tecnologie ed innovazione per la realizzazione di prodotti ecosostenibili e l’elaborazione di sistemi del riciclo. Un nuovo sistema in grado di favorire la ripresa economica, sviluppare i livelli occupazionali, perseguire un benessere solidale e duraturo. Diverse le azioni già previste dal progetto: 1. Realizzazione di un centro di preparazione per il riutilizzo dei rifiuti; 2. Realizzazione di un distretto industriale del riuso; 3. Raccolta e riciclo dei PSA – Presidi Sanitari Assorbenti; 4. Produzione di imballaggi green; 5. Paperless; 6. Riutilizzo eccedenze alimentari. Fondamentale in questo processo il ruolo dell’intero sistema imprenditoriale chiamato a sostenere investimenti nel settore del riciclo, a svolgere attività di ricerca nel campo della progettazione e realizzazione dei prodotti ecosostenibili, a promuovere l’acquisto di tali prodotti. Da parte sua, il Comune si impegna a valutare misure di fiscalità di vantaggio a favore delle Imprese che decideranno di investire risorse nel campo della prevenzione, del riuso o del riciclo dei rifiuti, ad incrementare il mercato del riciclo mediante il potenziamento degli acquisiti verdi, a promuovere la creazione di una rete di rapporti, culturali, scientifici, istituzionali, territoriali ed economici atti a sostenere e pubblicizzare il sistema imprenditoriale operante nel campo dell’economia circolare, a diffondere le migliori tecnologie disponibili, le buone pratiche ed i migliori risultati promuovendo misure premiali, a promuovere la creazione di un marchio unico per le società operanti nel campo dell’economia circolare dando evidenza alle imprese che partecipano al progetto.