PERUGIARISCHIOZERO - PERUGIA SMART CITY

La problematica del dissesto idrogeologico e dello sviluppo delle infrastrutture idriche è stata affrontata dal Governo nazionale con il progetto “Italia Sicura” che ha attribuito ad una specifica Struttura di Missione, incardinata nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, il coordinamento di Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali, creando in tal modo un modello di intervento basato sul coinvolgimento attivo anche dei Comuni. La manutenzione del territorio costituisce in pratica la più grande opera pubblica che il Governo si accinge ad intraprendere e, in questo scenario, il Comune di Perugia vuole porsi all’avanguardia per garantire ai propri cittadini sicurezza, sviluppo economico e lavoro. Tale volontà è inoltre supportata dalla consapevolezza che negli anni nell’ambito del territorio comunale, a causa della particolare conformazione morfologica e della presenza del Tevere ma anche a seguito dell’eccessiva impermeabilizzazione e la scarsa manutenzione, si sono verificati numerosi fenomeni di frane e smottamenti ed è aumentato il rischio di dissesto idrogeologico ed idraulico. Questi fenomeni, oltre a determinare crescenti pericoli e numerosi disagi per la popolazione, necessitano di cospicue risorse pubbliche per la messa in sicurezza che potrebbero invece essere ridotte mediante l’adozione di idonee misure di prevenzione. Partendo da tale situazione, l’Amministrazione Comunale ha elaborato un progetto articolato su un doppio binario: l’eliminazione delle frane in atto mediante specifici interventi, il monitoraggio e la prevenzione dei potenziali fenomeni di dissesto con riguardo anche al rischio idraulico connesso alla manutenzione dei reticoli secondari e alla mancata applicazione di pratiche antierosive. Il progetto partendo dalle zone a rischio idrogeologico già mappate dal Comune di Perugia, oltre a mettere in sicurezza il territorio comunale, mira ad incentivare la ripresa dell’economia, dell’edilizia e dell’occupazione in un’ottica di sostenibilità ambientale. Gli interventi che verranno attuati serviranno inoltre anche a mitigare i fattori di rischio legati alla perdita del suolo e della biodiversità, dando così attuazione anche alle previsioni della Strategia Nazionale per la Biodiversità che individua nei dissesti idrogeologici una delle principali criticità. Al fine di privilegiare il ruolo di un nuovo protagonismo civico e di creare un modello di governance che possa coinvolgere tutte le principali professionalità della città, il progetto è rivolto ad una pluralità di soggetti: il sistema imprenditoriale, gli Ordini professionali, le Associazioni Ambientaliste, i Comitati, le Istituzioni di Formazione e Ricerca e i Cittadini. Data la complessità e l’ampiezza delle aree di intervento, l’intero progetto è stato concepito come un work in progress. Come primo atto, gli Uffici dell’Area Risorse Ambientali hanno elaborato un documento tecnico “Analisi sullo stato del dissesto idrogeologico” nel quale sono stati individuati i fenomeni di dissesto di tipo idrogeologico che hanno interessato nel corso degli ultimi anni il territorio comunale e che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza, stimando le risorse necessarie in circa 60 milioni di euro. Sulla base di tale documento, la Giunta Comunale con delibera n. 160 del 3 dicembre 2014, ha approvato gli studi di fattibilità relativi agli interventi individuati avanzando una specifica richiesta di finanziamento al Governo nazionale nell’ambito delle risorse previste dal progetto “Italia Sicura” e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per il periodo di programmazione 2014-2020. - See more at: http://istituzionale.comune.perugia.it/pagine/perugiarischiozero#sthash.8aYtQOp2.dpuf
La problematica del dissesto idrogeologico e dello sviluppo delle infrastrutture idriche è stata affrontata dal Governo nazionale con il progetto “Italia Sicura” che ha attribuito ad una specifica Struttura di Missione, incardinata nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, il coordinamento di Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali, creando in tal modo un modello di intervento basato sul coinvolgimento attivo anche dei Comuni. La manutenzione del territorio costituisce in pratica la più grande opera pubblica che il Governo si accinge ad intraprendere e, in questo scenario, il Comune di Perugia vuole porsi all’avanguardia per garantire ai propri cittadini sicurezza, sviluppo economico e lavoro. Tale volontà è inoltre supportata dalla consapevolezza che negli anni nell’ambito del territorio comunale, a causa della particolare conformazione morfologica e della presenza del Tevere ma anche a seguito dell’eccessiva impermeabilizzazione e la scarsa manutenzione, si sono verificati numerosi fenomeni di frane e smottamenti ed è aumentato il rischio di dissesto idrogeologico ed idraulico. Questi fenomeni, oltre a determinare crescenti pericoli e numerosi disagi per la popolazione, necessitano di cospicue risorse pubbliche per la messa in sicurezza che potrebbero invece essere ridotte mediante l’adozione di idonee misure di prevenzione. Partendo da tale situazione, l’Amministrazione Comunale ha elaborato un progetto articolato su un doppio binario: l’eliminazione delle frane in atto mediante specifici interventi, il monitoraggio e la prevenzione dei potenziali fenomeni di dissesto con riguardo anche al rischio idraulico connesso alla manutenzione dei reticoli secondari e alla mancata applicazione di pratiche antierosive. Il progetto partendo dalle zone a rischio idrogeologico già mappate dal Comune di Perugia, oltre a mettere in sicurezza il territorio comunale, mira ad incentivare la ripresa dell’economia, dell’edilizia e dell’occupazione in un’ottica di sostenibilità ambientale. Gli interventi che verranno attuati serviranno inoltre anche a mitigare i fattori di rischio legati alla perdita del suolo e della biodiversità, dando così attuazione anche alle previsioni della Strategia Nazionale per la Biodiversità che individua nei dissesti idrogeologici una delle principali criticità. Al fine di privilegiare il ruolo di un nuovo protagonismo civico e di creare un modello di governance che possa coinvolgere tutte le principali professionalità della città, il progetto è rivolto ad una pluralità di soggetti: il sistema imprenditoriale, gli Ordini professionali, le Associazioni Ambientaliste, i Comitati, le Istituzioni di Formazione e Ricerca e i Cittadini. Data la complessità e l’ampiezza delle aree di intervento, l’intero progetto è stato concepito come un work in progress. Come primo atto, gli Uffici dell’Area Risorse Ambientali hanno elaborato un documento tecnico “Analisi sullo stato del dissesto idrogeologico” nel quale sono stati individuati i fenomeni di dissesto di tipo idrogeologico che hanno interessato nel corso degli ultimi anni il territorio comunale e che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza, stimando le risorse necessarie in circa 60 milioni di euro. Sulla base di tale documento, la Giunta Comunale con delibera n. 160 del 3 dicembre 2014, ha approvato gli studi di fattibilità relativi agli interventi individuati avanzando una specifica richiesta di finanziamento al Governo nazionale nell’ambito delle risorse previste dal progetto “Italia Sicura” e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per il periodo di programmazione 2014-2020. - See more at: http://istituzionale.comune.perugia.it/pagine/perugiarischiozero#sthash.8aYtQOp2.dpuf
La problematica del dissesto idrogeologico e dello sviluppo delle infrastrutture idriche è stata affrontata dal Governo nazionale con il progetto “Italia Sicura” che ha attribuito ad una specifica Struttura di Missione, incardinata nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, il coordinamento di Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali, creando in tal modo un modello di intervento basato sul coinvolgimento attivo anche dei Comuni. La manutenzione del territorio costituisce in pratica la più grande opera pubblica che il Governo si accinge ad intraprendere e, in questo scenario, il Comune di Perugia vuole porsi all’avanguardia per garantire ai propri cittadini sicurezza, sviluppo economico e lavoro. Tale volontà è inoltre supportata dalla consapevolezza che negli anni nell’ambito del territorio comunale, a causa della particolare conformazione morfologica e della presenza del Tevere ma anche a seguito dell’eccessiva impermeabilizzazione e la scarsa manutenzione, si sono verificati numerosi fenomeni di frane e smottamenti ed è aumentato il rischio di dissesto idrogeologico ed idraulico. Questi fenomeni, oltre a determinare crescenti pericoli e numerosi disagi per la popolazione, necessitano di cospicue risorse pubbliche per la messa in sicurezza che potrebbero invece essere ridotte mediante l’adozione di idonee misure di prevenzione. Partendo da tale situazione, l’Amministrazione Comunale ha elaborato un progetto articolato su un doppio binario: l’eliminazione delle frane in atto mediante specifici interventi, il monitoraggio e la prevenzione dei potenziali fenomeni di dissesto con riguardo anche al rischio idraulico connesso alla manutenzione dei reticoli secondari e alla mancata applicazione di pratiche antierosive. Il progetto partendo dalle zone a rischio idrogeologico già mappate dal Comune di Perugia, oltre a mettere in sicurezza il territorio comunale, mira ad incentivare la ripresa dell’economia, dell’edilizia e dell’occupazione in un’ottica di sostenibilità ambientale. Gli interventi che verranno attuati serviranno inoltre anche a mitigare i fattori di rischio legati alla perdita del suolo e della biodiversità, dando così attuazione anche alle previsioni della Strategia Nazionale per la Biodiversità che individua nei dissesti idrogeologici una delle principali criticità. Al fine di privilegiare il ruolo di un nuovo protagonismo civico e di creare un modello di governance che possa coinvolgere tutte le principali professionalità della città, il progetto è rivolto ad una pluralità di soggetti: il sistema imprenditoriale, gli Ordini professionali, le Associazioni Ambientaliste, i Comitati, le Istituzioni di Formazione e Ricerca e i Cittadini. Data la complessità e l’ampiezza delle aree di intervento, l’intero progetto è stato concepito come un work in progress. Come primo atto, gli Uffici dell’Area Risorse Ambientali hanno elaborato un documento tecnico “Analisi sullo stato del dissesto idrogeologico” nel quale sono stati individuati i fenomeni di dissesto di tipo idrogeologico che hanno interessato nel corso degli ultimi anni il territorio comunale e che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza, stimando le risorse necessarie in circa 60 milioni di euro. Sulla base di tale documento, la Giunta Comunale con delibera n. 160 del 3 dicembre 2014, ha approvato gli studi di fattibilità relativi agli interventi individuati avanzando una specifica richiesta di finanziamento al Governo nazionale nell’ambito delle risorse previste dal progetto “Italia Sicura” e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per il periodo di programmazione 2014-2020. - See more at: http://istituzionale.comune.perugia.it/pagine/perugiarischiozero#sthash.8aYtQOp2.dpuf

La problematica del dissesto idrogeologico e dello sviluppo delle infrastrutture idriche è stata affrontata dal Governo nazionale con il progetto “Italia Sicura” che ha attribuito ad una specifica Struttura di Missione, incardinata nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, il coordinamento di Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali, creando in tal modo un modello di intervento basato sul coinvolgimento attivo anche dei Comuni. La manutenzione del territorio costituisce in pratica la più grande opera pubblica che il Governo si accinge ad intraprendere e, in questo scenario, il Comune di Perugia vuole porsi all’avanguardia per garantire ai propri cittadini sicurezza, sviluppo economico e lavoro. Tale volontà è inoltre supportata dalla consapevolezza che negli anni nell’ambito del territorio comunale, a causa della particolare conformazione morfologica e della presenza del Tevere ma anche a seguito dell’eccessiva impermeabilizzazione e la scarsa manutenzione, si sono verificati numerosi fenomeni di frane e smottamenti ed è aumentato il rischio di dissesto idrogeologico ed idraulico. Questi fenomeni, oltre a determinare crescenti pericoli e numerosi disagi per la popolazione, necessitano di cospicue risorse pubbliche per la messa in sicurezza che potrebbero invece essere ridotte mediante l’adozione di idonee misure di prevenzione. Partendo da tale situazione, l’Amministrazione Comunale ha elaborato un progetto articolato su un doppio binario: l’eliminazione delle frane in atto mediante specifici interventi, il monitoraggio e la prevenzione dei potenziali fenomeni di dissesto con riguardo anche al rischio idraulico connesso alla manutenzione dei reticoli secondari e alla mancata applicazione di pratiche antierosive. Il progetto partendo dalle zone a rischio idrogeologico già mappate dal Comune di Perugia, oltre a mettere in sicurezza il territorio comunale, mira ad incentivare la ripresa dell’economia, dell’edilizia e dell’occupazione in un’ottica di sostenibilità ambientale. Gli interventi che verranno attuati serviranno inoltre anche a mitigare i fattori di rischio legati alla perdita del suolo e della biodiversità, dando così attuazione anche alle previsioni della Strategia Nazionale per la Biodiversità che individua nei dissesti idrogeologici una delle principali criticità. Al fine di privilegiare il ruolo di un nuovo protagonismo civico e di creare un modello di governance che possa coinvolgere tutte le principali professionalità della città, il progetto è rivolto ad una pluralità di soggetti: il sistema imprenditoriale, gli Ordini professionali, le Associazioni Ambientaliste, i Comitati, le Istituzioni di Formazione e Ricerca e i Cittadini. Data la complessità e l’ampiezza delle aree di intervento, l’intero progetto è stato concepito come un work in progress. Come primo atto, gli Uffici dell’Area Risorse Ambientali hanno elaborato un documento tecnico “Analisi sullo stato del dissesto idrogeologico” nel quale sono stati individuati i fenomeni di dissesto di tipo idrogeologico che hanno interessato nel corso degli ultimi anni il territorio comunale e che necessitano di interventi urgenti di messa in sicurezza, stimando le risorse necessarie in circa 60 milioni di euro. Sulla base di tale documento, la Giunta Comunale con delibera n. 160 del 3 dicembre 2014, ha approvato gli studi di fattibilità relativi agli interventi individuati avanzando una specifica richiesta di finanziamento al Governo nazionale nell’ambito delle risorse previste dal progetto “Italia Sicura” e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) per il periodo di programmazione 2014-2020.